Sarnico
Da Bergamo fino a Partinico in Sicilia, inizia l’avventura ciclistica di Michail Speciale, il 47enne atleta amatoriale, di Alcamo protagonista della “Pedalata per il 50° di Aido”. Tredici tappe per attraversare l’Italia e portare, come ambasciatore di Aido, il messaggio di sensibilizzazione sulla necessità di sostenere i trapianti, per tanti pazienti ultima possibilità di cura.
“Speciale” – di nome e di fatto – ha deciso di spendersi per la causa dopo aver perso cinque anni fa il padre in attesa, da più di dieci, di un trapianto di rene che purtroppo non è mai avvenuto. Nel 2021 ha percorso più di 1.000 km effettuando il periplo della Sicilia. Si è ripetuto lo scorso anno pedalando in solitaria, per 1.200 km da Partinico a Roma promuovendo Aido attraverso il linguaggio universale dello sport. Quest’anno l’impegno è ancora maggiore: i Km da percorrere sono molti di più. Il via domani alle 7.30 da Piazza vecchia, verrà dato da Flavia Petrin e da Paola Pisciotta, presidenti di Aido Nazionale e Aido Sicilia. Per Aido provinciale di Bergamo sarà presente il vice presidente Gianpietro Zanoli. Michail, affiancato dal ciclista trapiantato di cuore, Walter Donadoni di Paladina, transiterà prima a Manterosso davanti alla prima sede di Dob e poi al Famedio dove riposano le spoglie del fondatore di Aido Giorgio Brumat. Alle 10 arrivo a Sarnico in piazza XX settembre al gazebo di Aido all’interno della “Sagra del pesce”, dove sarà ricevuto dal consigliere provinciale Everardo Cividini e dal presidente di Aido Sarnico Ernesto Freti. Qui, a poche decine di metri dal ponte che divide le due provincie di Bergamo e Brescia, ripartirà per Verova accompagnato da Ermanno Manenti di Manerbio, 4 volte mondiale ciclismo trapiantati e dalla presidente Provinciale Aido Brescia Vittoria Mensi. Lungo le 13 tappe del tragitto Michail Speciale incontrerà autorità, cittadinanza, giovani, amici e dirigenti delle Aido locali che lo aspetteranno per fargli festa e per dirgli “grazie” per quanto ha voluto fare in favore della donazione e dei trapianti sotto le insegne di “Aido”.
Mario Dometti