in vetta per il dono della vita - 2024

Gruppo Comunale di Verdello a Selva di Cadore

Selva di Cadore 6 luglio 2024

Un altro magnifico angolo delle stupende Orobie. L’escursione inizia dopo aver lasciato l’auto a Tezzi Alti poco oltre i 900 metri (fr. di Gandellino), si prende la strada forestale che conduce alla Val Sedornia. Questo percorso sale costeggiando inizialmente baite e prati, per poi addentrarsi nel fitto bosco di abeti fino a raggiungere la Cappella di S. Carlo (1163 metri). Successivamente, si attraversa il torrente e si incrocia il sentiero 313 proveniente da Boario. Da questo punto inizia la salita attraverso una comoda mulattiera con una pendenza regolare. Si passano le stalle di Prato di Vigna a 1350 metri. Dopo aver lasciato i prati, si entra nel bosco e si continua la salita con una pendenza graduale ma costante. Vicino a un vallone, si abbandona la strada e si prende il sentiero a sinistra che sale verso nord. Attraversando prati e boschi, si raggiunge prima la baita Bassa Vigna Vaga (1507 m) e poi la baita di Mezzo Vigna Vaga (1660 m). La salita continua in un ambiente più aperto fino al Laghetto Spigorel (1821 m). Si prosegue lungo il sentiero in direzione del monte Barbarossa fino a incrociare il sentiero 401 (sentiero delle Orobie) a quota 1800 metri circa. A sinistra si trova il sentiero per Lizzola, a destra quello che porta al rifugio Albani. Prendendo questa direzione, si prosegue nell’ampio vallone, superandolo con ampi e faticosi zig zag ghiaiosi fino a risalire il versante del Pizzo di Petto. Si raggiunge l’ultimo tratto attrezzato con catene che consente di arrivare al Passo del Pizzo di Petto poco oltre i 2200 metri. A sinistra si sale al Pizzo, mentre a destra un lungo traverso che domina la valle Conchetta porta al Passo Fontanamora a 2235 metri. Si abbandona il sentiero 401 per prendere il sentiero che, dapprima su larga cresta e poi su pendio scosceso, sempre erboso, conduce alla Cima Vigna Vaga a 2332 metri. Una breve pausa permette di ammirare il paesaggio incantevole che spazia a 360°, dalla pianura all’Adamello… In discesa fino a ritornare al Passo di Fontanamora, da cui si diramano due sentieri: il 401 (sentiero delle Orobie) in direzione del Rifugio Albani e uno che va verso il Passo degli Omini/Baite del Moschel. Si segue questo percorso che, in discesa graduale, attraversa ampi valloni fino a raggiungere la baita nella zona di Foppana. Da qui, si prende il sentiero 314 che, da un lato, sale al Passo degli Omini e, dall’altro, va in direzione della Valle Sedornia. Il sentiero, con sbalzi decisi, a volte erbosi e a volte su sfasciume e detriti, porta a una diminuzione di quota e conduce prima alla Baita Zuccotto e successivamente alla baita bassa di Fontanamora, vicino al bivio con il Lago Spigorel/sentiero dell’Orso, già attraversato durante la salita. Da qui, la mulattiera riporta ai passi fatti fino alla frazione Tezzi Alti.

Mario Dometti

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