Gruppo di San Paolo d’Argon: 40° Anniversario

Una cerimonia semplice, speciale e piena di significati

"Le gioie semplici sono le più belle, sono quelle che alla fine sono le più grandi"

(Pensiero di San Francesco d'Assisi)

Sabato 23 settembre2023

San Paolo d’Argon

E’ stata una cerimonia semplice ma molto significativa quella svolta nella chiesetta del Monastero Benedettino.
La Santa Messa è stata celebrata dal parroco di San Paolo d’Argon don Luca Casali alla presenza del presidente del gruppo AIDO Alessandro Trapletti e Donatella Personeni collaboratori. Per il Provinciale era presente il segretario Mario Dometti e per l’amministrazione comunale il sindaco Graziano Frassini e l’assessore ai servizi sociali, terza età e volontariato Adele Malfi.

 “L’anniversario è un momento di festa e di riflessione – ha detto il presidente Trapletti – un momento in cui possiamo guardare indietro con orgoglio e avanti con entusiasmo. Non vedevamo l’ora di celebrare insieme questo traguardo significativo e di creare nuovi legami. La vera partecipazione ha reso questo evento speciale e memorabile e siamo stati grati di condividerlo con voi”.

Il Monastero benedettino di San Paolo d’Argon fu fondato nell’XI secolo e soppresso in periodo napoleonico. Il convento originario fu radicalmente ristrutturato nel XVI secolo, quando assunse la forma che, nelle linee essenziali, ha conservato fino ad oggi. Si segnalano, in particolare, i due chiostri dalla sobria struttura rinascimentale che, come altre parti del monastero sono attribuite dagli studiosi a Pietro Isabello e il refettorio comunitario, affrescato nel 1624 dal veronese Giovanni Battista Lorenzetti.

La chiesa fu ricostruita dall’architetto luganese Domenico Messi a partire dal 1684. I lavori furono condotti velocemente, tanto che nel 1688 lo stesso architetto, ormai terminata la grandiosa navata e le sei cappelle laterali, iniziava la costruzione della facciata marmorea. La rapidità con cui furono realizzati i lavori di costruzione e di decorazione ha fatto sì che l’edificio presenti una notevole omogeneità stilistica, imponendosi come uno dei documenti più significativi dell’arte dei decenni di passaggio tra Seicento e Settecento. All’interno dell’edificio sono conservati numerosi pregevoli dipinti, alcuni dei quali realizzati da artisti tra i più significativi del periodo.

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