Bergamo – Brescia, capitale della cultura 2023
da l’Eco di Bergamo
Venerdì 4 agosto ha preso il via da Brescia la prima delle due tappe de “La via delle sorelle”, il cammino che unisce Bergamo e Brescia verrà percorso a piedi da 45 podisti che a turno percorreranno in due giorni i 130 chilometri che separano i capoluoghi di provincia.
Sotto la spinta dell’operoso Lino Lovo di Coccaglio e i suoi amici e la dinamicità del consigliere provinciale Aido Bergamo Everardo Cividini, venerdì 4 agosto la carovana ha iniziato il cammino in terra bresciana, per passare poi sabato 5 sul quella bergamasca unendo quindi “La via delle sorelle” agli eventi di Brescia e Bergamo capitali della cultura 2023 e onorare inoltre i 50 anni di Aido.
La prima delle due tappe è partita da via Tosio 2 a Brescia, prima sede cinquant’anni fa della neonata Aido bresciana, per concludersi alle 17 a Paratico. Sabato 5 ripartenza da Sarnico alle 9, ospiti del locale gruppo comunale. Dopo una sosta a Bagnatica per il pranzo offerto dal locale gruppo comunale AIDO, la marcia è ripresa fino al Famedio del monumentale di Bergamo per onorare il fondatore di Aido Giorgio Brumat. Conclusione della marcia a Monterosso davanti alla prima sede di Dob (Donatori organi Bergano) diventata nel 1973 Aido.
In piazza Pacati si sono tenuti i discorsi ufficiali alla presenza di Flavia Petrin e Monica Vescovi ripetitivamente presidenti di Aido nazionale e provinciale Bergamo e Manuel Bentoglio rappresentante della provincia.
L’epilogo domenica 6 agosto a Vilminore quando i podisti bresciani, affiancati dal gruppo comunale Aido di Grumello del monte, sono arrivati insieme in val di Scalve portando la fiaccola che alimenterà il braciere al Tempio del Donatore. Un doveroso ricordo ai Presidenti Avis e Aido Bergamaschi “andati avanti” e in particolare a Leonida Pozzi, ultimo presidente, deceduto il 31 dicembre scorso, che verrà ricordato con il suo nome sulla pergamena che aggiorna il memorial. Erano presenti oltre 200 Aidini provenienti da tutta la Lombardia e non solo.
Non solo la cultura. A unire Brescia e Bergamo nel loro anno da Capitale (e così per sempre) è un filo che intreccia volontariato, solidarietà, altruismo, una serie di valori etici e sociali che rendono la società a misura di uomo e che l’Aido di Coccaglio porterà con sè il 4 e 5 agosto quando affronterà i 129 chilometri della Via delle Sorelle: una camminata-staffetta, con una terza tappa speciale per celebrare i 50 anni di impegno per la vita.
Mario Dometti
Non è la prima volta che i donatori di organi scendono in strada. La lunga esperienza della Marcia della solidarietà, che per ben 43 edizioni (dal 1975 al 2017) è stato un appuntamento fisso per promuovere l’amore per il prossimo (e la cultura, sì, ma quella del dono) è stato il trampolino di lancio per proiettarsi verso una nuova avventura lungo il percorso-simbolo dell’anno dedicato alle «sorelle» Bergamo e Brescia: l’itinerario è diverso e non ci sarà la canonica fiaccola che apriva la marcia, ma una pergamena, mentre la fiamma della solidarietà brucerà «al sicuro» nel cuore di tutti i partecipanti.
Dopo la Marcia della Pace, che a metà giugno aveva portato a Palazzolo oltre 12mila persone da entrambe le province, ora il serpentone tornerà in pista con i colori dell’Aido. Il cammino, che collega i due capoluoghi, si snoda fra colline, vigneti, borghi e attraversa 34 Comuni di entrambe le province. Due le tappe previste, suddivise in alcuni tratti dove i partecipanti alla staffetta potranno passarsi il testimone. La prima da 64 km con partenza da Brescia (alle 10 del 4 agosto) e arrivo a Paratico (verso le 17), passerà per Collebeato, Cellatica, Concesio, Gussago, Rodengo Saiano, Monticelli Brusati, Iseo, Provaglio, Corte Franca, Adro e Capriolo; la seconda, un po’ più impegnativa, partirà da Sarnico (alle 10 del 5 agosto) e arriverà a Bergamo (verso le 17), toccando Villongo, Credaro, Castelli Calepio, Carobbio, San Paolo D’Argon, Montello, Costa di Mezzate, Bagnatica, Brusaporto, Albano Sant’Alessandro, Scanzorosciate, Villa Serio, Nembro, Alzano Lombardo e Ponteranica.
Alle prime due tappe a passo libero, infine, se ne aggiungerà una speciale. Quella da Darfo Boario Terme al tempio del Donatore di Vilminore, in Val di Scalve, dove si terrà una celebrazione solenne in ricordo di tutti i donatori di organi, che il 6 agosto chiuderà marciando la bella iniziativa organizzata in grande stile dall’associazione: un prolungamento di 25 km, con passaggio da Gorzone e Angolo Dezzo.
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